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Accessibilità e fruizione
L’accessibilità alle valli di Sant’Antonio dopo il paesino omonimo è di fatto limitata ai soli mezzi fuoristrada a trazione integrale, fatte salve comunque tutte le limitazioni all’uso della strada che viene riservata ai soli residenti proprietari di fondi o di rustici, nonché agli operatori del settore agro-silvo pastorale qualora muniti di permesso rilasciato dal Comune di Corteno Golgi.
Oltre le loc.tà Brandet (fino a 1305 m slm) e Campovecchio (fino a 1.350 m slm) il transito è ulteriormente limitato ai soli operatori del settore agrosilvopastorale ed al personale di sorveglianza, sempre previa autorizzazione rilasciata dal Comune.
A parte il consistente patrimonio edilizio, costituito fondamentalmente dall’abitato di Sant’Antonio e dalle numerose baite presenti, le due strutture più significative ai fini turistici e gestionali della riserva sono senza dubbio il Rifugio Campovecchio e il Rifugio Brandet, oggi in grado di offrire un punto di riferimento molto importante per i visitatori della Riserva.
Il richiamo turistico che la Riserva Naturale delle Valli di Sant’Antonio esercita nel contesto locale dei due comprensori lombardi della Val Camonica e della Valtellina è notevole, prova ne sono il flusso costante di visitatori del periodo estivo, accompagnato da un discreto flusso domenicale riscontrabile per il periodo autunnale e tardo-primaverile.
Alcuni eventi e manifestazioni di grande richiamo turistico, come l’ormai famosa Maratona del Cielo-“Sentiero 4 luglio”, portano inoltre all’attenzione del grande pubblico questo piccolo angolo di territorio montano che resta conosciuto anche all’interno del circuiti internazionali come una delle aree più belle e suggestive dove praticare la pesca sportiva di torrente.
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